Rudere Chiesa di San Marco
70020 Bitetto BA
https://maps.app.goo.gl/rJuU2nSXP2pNsQVF8
Iniziamo la nostra opera di geolocalizzazione dei siti collocati nel contado bitettese con i ruderi della Chiesa di San Marco.
Per ogni luogo forniremo informazioni storiche, oltre al link in Google Maps per raggiungerlo agevolmente.
Il nostro scopo, tuttavia, è anche quello di sensibilizzare la cittadinanza nell'avere maggiore cura di questi siti di grande valore che, spesso, versano in uno stato di incuria e fatiscenza o, peggio ancora, divengono vere e proprie discariche non autorizzate.
INSEDIAMENTO MEDIOEVALE "SAN MARCO"
Sorge sulla provinciale Bitetto-Bitritto al km 4.8 partendo da Bitetto. La struttura attualmente risulta trasandata e fatiscente e non è possibile accedervi in quanto sita in proprietà privata. È composta da un ambiente con due nicchie sulla destra e sulla sinistra un'apertura che si immette in un corridoio che conduce all'esterno nella parte posteriore.
La datazione è complessa in quanto non ci sono molti documenti a riguardo, tuttavia l'insediamento è certamente precedente al periodo di massimo splendore del Romanico pugliese. Numerose sono nella zona le strutture simili. È possibile ipotizzare che sia risalente dunque al X secolo. Gli unici riferimenti storici disponibili sono le teorie del Santoro e del Massari-Fazio.
Santoro deduce che, vista la presenza del sito e visto il rinvenimento di numerosi sepolcri antichi nelle sue adiacenze, doveva essere quello il sito della primitiva città fondata dai Peucezi.
Dal Massari-Fazio si evince, invece, che intorno alla chiesa di San Marco si sarebbe svolta la primissima vita dei bitettesi, distaccatisi dai bitontini e aumentati molto in numero per l'afflusso di gente attratta dalla fecondità delle terre e per la vicinanza al mare. Nel 1963 il critico d'arte tedesco Carl A.Willemsen, accompagnato dal sovrintendente architetto Schettini e dall'allora sindaco di Bitetto, Prof. Giovanni Palumbo, fece un sopralluogo a San Marco e ne dedusse la funzione di cenobio basiliano, visto lo stile bizantino dei resti, risalente all'VIII/IX secolo. Per l'assenza di tracce di fondazioni urbanistiche, Willemsen ritenne che non potesse esservi stato alcun insediamento abitativo e nemmeno l'episcopio che alcuni ipotizzavano, bensì un cenobio che potesse dare riparo agli abitanti delle case sparse durante le incursioni delle bande armate saracene e germaniche.
Dopo la cacciata dei Bizantini da Bari ad opera di Roberto il Guiscardo nel 1071, il cenobio cadde in rovina dopo essere stato abbandonato dai Basiliani.
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